Correre pensando al respiro ti rallenta? La scienza dice di sì

La migliore libertà è essere se stessi” diceva Jim Morrison.


Ma cosa succede quando provi ad ascoltare il tuo respiro mentre corri? O quando cerchi di immaginare e controllare ogni movimento del tuo corpo in corsa?

Attenzione: potresti diventare… più lento.

Non si tratta di un’opinione, né di una teoria olistica: è il risultato di una ricerca scientifica sorprendente.

Cosa dice lo studio

Diversi studi hanno indagato come l’impegno mentale e il focus attentivo possano influire sull’economia della corsa.

In particolare, una ricerca di Schücker e Parrington (2018) ha analizzato il fenomeno attraverso due strumenti:

  • Spiroergometria, per misurare il consumo di ossigeno.

  • Cinematica, per valutare la dinamica dei movimenti.

Dodici corridori hanno corso su tapis roulant a velocità confortevole in due condizioni:

  1. corsa libera, senza particolari attenzioni;

  2. corsa con concentrazione sul respiro e sulla tecnica.

I risultati?


👉 In entrambe le condizioni di “auto-valutazione”, i corridori hanno mostrato una peggiore economia di corsa.
👉 L’oscillazione verticale del corpo risultava più marcata, segno di un gesto meno efficiente.

Perché succede?

Concentrarsi consapevolmente sul movimento e sul respiro distoglie i corridori dal loro schema motorio naturale e ottimizzato. Questo porta a un peggioramento della fluidità, aumentando i costi energetici.

In altre parole:

se pensi troppo a come corri, corri peggio.

Conclusione

Il messaggio non è “non curare la tecnica” – al contrario, i lavori di didattica e ottimizzazione tecnica hanno un enorme valore.
La differenza sta nel quando e come:

  • durante esercitazioni specifiche → sì, concentrati sul gesto;

  • durante la corsa libera o in gara → lascia che il corpo faccia il suo lavoro.

Fonte: Schücker L., Parrington L., 2018

Thinking about your running movement makes you less efficient: attentional focus effects on running economy and kinematics

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