Una nuova verità sull’endurance fa tremare i dogmi dell’alimentazione sportiva
Addio pasta party?
Una nuova verità sull’endurance fa tremare i dogmi dell’alimentazione sportiva
“Serve sempre un carico di carbo prima della gara!”
“Senza zuccheri crolli!”
“La colazione è il pasto più importante per l’endurance!”
❌ E se tutto questo fosse solo un residuo del passato?
Uno studio scientifico recente e autorevole ha scosso le fondamenta della nutrizione sportiva: i carboidrati potrebbero NON essere più il carburante indispensabile per la performance.
Sì, hai letto bene.
COSA DICE LA SCIENZA?
Lo studio ha testato triatleti che seguivano due diete opposte:
🔵 High Carb (ricca di zuccheri e glicogeno)
🔴 Low Carb / High Fat (LCHF) (cheto, <50g CHO/giorno)
Dopo 6 settimane di adattamento:
Le performance sono risultate IDENTICHE nei test di resistenza.
Con solo 10g/h di carboidrati durante lo sforzo (una dose ridicola rispetto alle linee guida), le prestazioni sono aumentate del 22%, evitando l’ipoglicemia.
L’adattamento completo richiede almeno 4 settimane per stabilizzare glicemia e metabolismo.
In parole povere: i grassi funzionano eccome, anche ad alta intensità.
E il vero nemico? Non è la mancanza di zuccheri, ma l’ipoglicemia da sforzo (EIH).
LA PROVOCAZIONE:
E se bastasse una micro-dose di zucchero durante lo sforzo per rendere inutile tutto il carico di carboidrati pre-gara?
PARERE PERSONALE
“Continuo a essere un sostenitore dei metodi tradizionali.
Questo studio è interessante e ben strutturato, ma una rondine non fa primavera.
Mi è stato segnalato da un atleta che seguo da tempo, che per scelta personale pratica digiuno intermittente e si allena spesso a stomaco vuoto.
I risultati che ha ottenuto sono strabilianti, è vero.
Ma non credo sia una via valida per tutti: richiede tempo, adattamento, perseveranza e ascolto profondo del corpo.
Ci vogliono mesi, forse anni, e serve il supporto giusto.
Insomma, non è per chi cerca scorciatoie.”
DIGIUNO INTERMITTENTE + LCHF: L’ARMA METABOLICA DEFINITIVA?
La vera rivoluzione potrebbe nascere dall’unione di due approcci:
Dieta LCHF, che spinge il corpo a bruciare grassi invece di zuccheri.
Digiuno Intermittente (IF), che potenzia l’ossidazione dei grassi e migliora la flessibilità metabolica.
Risultati possibili:
Più resistenza, meno crisi glicemiche.
Maggiore lucidità mentale.
Meno dipendenza da barrette e gel.
Recuperi più rapidi.
Corpo adattato a qualsiasi condizione… anche senza colazione!
Ma attenzione: non funziona per tutti, né subito.
Serve guida, progressione e rispetto dei propri segnali interni.
Cosa puoi portarti a casa da questo studio?
✔️ I carboidrati non sono più sacri.
✔️ Una strategia personalizzata può battere ogni linea guida standard.
✔️ Allenarsi a digiuno è possibile, ma va costruito nel tempo.
✔️ Serve un approccio scientifico, monitorato, testato sul campo.
fonte:
Carbohydrate ingestion eliminates hypoglycemia and improves endurance exercise performance in triathletes adapted to very low- and high-carbohydrate isocaloric diets
(P.J. Prins et al, 2025) American Journal of Physiology-Cell PhysiologyVol. 328, No. 2
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